In Demo | Pultec EQP-1A
L’equalizzatore Pultec EQP-1A è probabilmente uno degli equalizzatori più noti mai realizzati. Grazie al suo suono naturale e alla facilità di funzionamento, è stato usato in innumerevoli dischi fin dalla prima versione realizzata dagli ingegneri elettronici Gene Shank e Ollie Summerlin all’inizio degli anni ’50. Sia Shenk che Summerlin erano ingegneri esperti: Shenk aveva trascorso i suoi anni di formazione nel campo della radiotelegrafia alla RCA, mentre Summerlin portava con sé una grande esperienza in studio di registrazione, essendo stato inizialmente ingegnere alla Capitol Records per poi passare alla vendita di registratori a nastro Ampex.
L’azienda Pultec (abbreviazione di Pulse Techniques) iniziò a produrre prevalentemente apparecchiature per test e amplificatori di potenza a valvole. Solo quando un ex collega di Summerlin alla Capitol Records commissionò al duo la progettazione e la costruzione di un equalizzatore passivo per il mastering, l’azienda iniziò a esplorare anche soluzioni professionali per la registrazione. Progettato principalmente da Shenk, con l’aiuto di Summerlin che svolse un ruolo chiave nello sviluppo, nacque il Pultec EQP-1. Pur operando su una scala di produzione relativamente piccola, Pultec continuò a produrre una serie di apparecchiature da studio (tra cui la versione dell’EQP1 dedicata alle frequenze medie, il MEQ5) per circa 30 anni, prima della chiusura dell’azienda.
Dopo 20 anni, grazie alla curiosità e alla determinazione di un altro americano, il dottor Steve Jackson, il nome e la gamma di prodotti Pultec sono rinati. Sconfortato sia dall’aumento dei prezzi delle unità Pultec d’epoca, sia dalle evidenti problematiche timbriche dei vari cloni disponibili sul mercato, il dottor Jackson ha deciso di costruire un EQP1 originale, non modificato, secondo le esatte specifiche del progetto originale. Non accontentandosi di componenti moderni alternativi o di affidarsi alle parti NOS di difficile reperibilità, Jackson ha trascorso 10 anni analizzando meticolosamente ogni componente dell’originale per determinarne le esatte specifiche. Questo approccio scrupoloso ha dato i suoi frutti: per commercializzare il suo nuovo EQP-1A viene fondata la Pulse Techniques LLC.
Sia che vogliate aggiungere “corpo” alla batteria e al basso, o che vogliate dare un tocco finale a un mix o a una traccia, il Pultec è in grado di scolpire il suono in modo inconfondibile. Il suo design passivo, interamente a valvole, è in grado di arricchire timbricamente ogni sorgente e di aggiungere low-end senza mai risultare invasivo. A differenza della maggior parte degli EQ passivi (che hanno un segnale in uscita tipicamente più basso di 20 db rispetto a quello in ingresso), il Pultec EQP-1A presenta uno stadio di uscita amplificato e assicura non solo che il segnale sia più omogeneo, ma contribuisce effettivamente al suono complessivo, aggiungendo più corpo e carattere al segnale.
All’atto pratico, si tratta di un equalizzatore incredibilmente facile da usare. I controlli delle basse frequenze offrono all’utente la possibilità di effettuare sia il boost che cut, ed è qui che avviene la leggendaria “magia” Pultec (nonostante il manuale d’uso originale sconsigli le “regolazioni simultanee”!). Regolando le giuste impostazioni di boost e cut, è possibile aumentare la percezione delle basse frequenze, mentre la contemporanea riduzione può contribuire alla rendere il low-end preciso e definito.
Il boost della gamma delle alte frequenze è molto omogeneo e musicale e, come per la gamma bassa, è possibile utilizzare impostazioni anche estreme senza che il suono risulti sgradevole. In effetti, molte delle caratteristiche migliori del Pultec si manifestano quando viene “spinto” oltre il limite. L’attenuazione tramite uno dei selettori a 3 bande può anche funzionare come piacevole alternativa all’aumento della gamma alta, il che permette di aumentare ulteriormente il gain pur mantenendo un top-end incredibilmente morbido, perfetto per le sorgenti come le voci femminili e strumenti acustici.
Il Pultec EQP-1A è diventato un classico per molte buone ragioni. Scelto per il suo suono naturale e musicale, brilla anche quando viene utilizzato con impostazioni estreme. Nel corso di diversi decenni, si è affermato come un outboard davvero leggendario e come punto di riferimento per ogni professionista.
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