Anche altri fattori del progetto originale erano intrinsecamente limitanti. Il Fairchild non aveva altro che il controllo della compressione, il rilascio, il controllo del guadagno, il livello di ingresso e le sue funzioni “auto-ten” per la soglia e il rilascio (auto-ten = attenuazione automatica). Il Mercury riprende queste caratteristiche e le combina con altre per creare qualcosa di più simile a un progetto ibrido 666/660, tra cui 5 impostazioni aggiuntive della costante di tempo per una maggiore flessibilità, la regolazione dedicata del guadagno in uscita, il filtro Side chain, un EQ Baxandall e persino un controllo del mix.
È interessante notare che è presente anche un controllo “DC Adjust”, che regola efficacemente la quantità di segnale DC immesso nel circuito di compressione a stato solido. Ciò consente di ottenere un’ampia gamma di caratteristiche, dal controllo dinamico pulito e trasparente alla compressione più aggressiva e satura. Dal punto di vista topologico, il Mercury 666 impiega un nuovo Mercury “SSGRE” (elemento di riduzione del guadagno a stato solido), con un amplificatore di guadagno separato a due valvole, single ended. Utilizza valvole 12AX7 e 12BH7 e un trasformatore di uscita personalizzato.
Nonostante l’aspetto, si tratta di un apparecchio sorprendentemente leggero, che per molti versi testimonia l’economia del progetto. Nel 666 non c’è nulla che non sia necessario: ogni componente è stato accuratamente selezionato per garantire prestazioni di qualità, un funzionamento affidabile e un flusso di segnale efficiente. Dal punto di vista sonoro, il Mercury 666 è ciò che ci si può aspettare quando si vede il suo aspetto esteriore di ispirazione vintage, ma è anche molto di più. La combinazione di una moderna compressione a stato solido con uno stadio di guadagno a valvole e trasformatori dal suono deciso e denso lo rende unico e versatile. Brilla sulle voci e su altre sorgenti dinamiche, fornendo uno stile di compressione “in-your-face”, simile a una colla, ma può anche domare i transienti veloci di strumenti più complessi in modo relativamente trasparente e piacevole.
La regolazione della corrente continua produce più colore ed è particolarmente utile per aggiungere personalità vintage a sorgenti come sintetizzatori e bassi, mentre il collegamento stereo di una coppia di Mercury 666 crea uno dei migliori compressori per batteria e mix-bus che abbiamo mai sentito.
Il Mercury 666 è ora in demo presso i nostri showroom di Londra e Milano, prenota oggi stesso un posto per esplorare le sue caratteristiche avanzate, la sua versatilità e l’eccezionale qualità del suono. Scopri cosa può fare il Mercury 666 per i vostri mix e perché pensiamo che sia un’aggiunta indispensabile all’arsenale di ogni studio!